La Digos della questura di Torino ha denunciato 55 fra attivisti No Tav, militanti del centro sociale Askatasuna e antagonisti provenienti da altre località italiane, in occasione delle ultime iniziative prese in valle di Susa dal movimento che si oppone alla realizzazione della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione.

Le segnalazioni sono state inoltrate per inottemperanza ai provvedimenti dell’autorità e violazione del foglio di via dai comuni della Val Susa. Azioni No Tav contro i cantieri di Chiomonte e San Didero sono state effettuate fra il 12 e il 14 luglio, nel corso di un «campeggio di lotta», e nei primi giorni di questa settimana. Gli accertamenti sono in corso.

L’ultima ondata di azioni contro il cantiere di Chiomonte è cominciata la sera di lunedì scorso. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, un gruppo di giovani si è staccato da un campeggio organizzato dal collettivo studentesco Ksa (legato ad Askatasuna) e dopo avere raggiunto le recinzioni ha tentato di danneggiare la concertina. Nelle due notti successive altri gruppi fra le trenta e le quaranta persone di area antagonista, alcune delle quali provenienti da fuori Piemonte, hanno ripetutamente tentato di rimuovere le concertine con funi, tenaglie e ganci in acciaio; le forze dell’ordine presenti nell’area recintata sono state bersagliate da pietre e altri oggetti, e hanno risposto con idranti e lacrimogeni.

Sempre secondo la ricostruzione della polizia, gli attivisti avevano come base una piccola tendopoli allestita in Valle Clarea alla vigilia di «Alta Felicità», festival musicale organizzato dal movimento No Tav in programma a Venaus dal oggi a domenica prossima.