New York in subbuglio: oggi è il giorno dell’arresto di Trump
Stati uniti Atteso in contemporanea un comizio della deputata qanonista Marjorie Taylor Greene
Stati uniti Atteso in contemporanea un comizio della deputata qanonista Marjorie Taylor Greene
Una folla plaudente ieri ha atteso e salutato Donald Trump lungo il percorso dalla sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida, all’aeroporto di Palm Beach, dove ha preso il suo aereo privato per andare a New York. Qui non c’erano folle festose lungo il tragitto percorso dall’ex presidente dall’aeroporto di La Guardia a Manhattan, dove il tycoon si è rinchiuso nella sua Trump Tower in attesa di consegnarsi, questo pomeriggio, alla giustizia.
Nonostante avesse detto di essere certo che sarebbe stato arrestato, Trump è stato colto di sorpresa dall’annuncio dell’incriminazione emessa dal tribunale di Manhattan per il caso relativo al pagamento dell’attrice porno Stormy Daniels. Passato lo sbalordimento iniziale, è passato al contrattacco, e ha detto a consiglieri e collaboratori di essere pronto a raddoppiare gli attacchi contro il procuratore di Manhattan, Alvin Bragg. A dargli manforte sono arrivati subito i media conservatori. Nessuno sa ancora quali siano le accuse, né quale sarà l’esito, ma i media di destra ripetono che è tutta una montatura politica, il prodotto di un procuratore distrettuale democratico corrotto, finanziato da Soros, e che lavora di concerto con il Deep State.
In realtà il gran giurì di New York, formato da 23 cittadini sorteggiati casualmente, ha solo fatto quello che fanno i gran giurì: ascoltare le prove e decidere se incriminare o meno.
La chiamata alle armi di Trump al momento non sembra aver sortito quell’effetto a valanga che la polizia di New York temeva, e a dare manforte al tycoon è arrivata la deputata seguace di Qanon Marjorie Taylor Greene. Il suo comizio è programmato a due passi dal tribunale dove, a quell’ora, si troverà anche Trump, e arriva due giorni dopo una sua intervista tv in prima serata durante la quale la dichiarazione più leggera di Greene è stata che «i democratici sono tutti pedofili». Taylor Greene ha difeso il diritto a manifestare contro la «caccia alle streghe», e New York si è preparata per affrontare possibili proteste e disordini. Per ora la polizia ha dichiarato di non essere a conoscenza di minacce credibili, ma che non è chiaro se delle azioni organizzate possano intensificarsi dopo l’udienza preliminare in programma oggi. Per sicurezza la zona della Trump Tower resta transennata, così come tutta l’area intorno al tribunale dove è quasi impossibile arrivare.
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