Neonazi nell’esercito e in polizia, allarme in Germania
Infiltrazioni Numeri in crescita inquietante nelle forze dell’ordine: più di 400 agenti sotto indagine per sospetti collegamenti con l’estremismo nero
Infiltrazioni Numeri in crescita inquietante nelle forze dell’ordine: più di 400 agenti sotto indagine per sospetti collegamenti con l’estremismo nero
La peggiore notizia in assoluto per Nancy Faeser, ministra dell’Interno della Spd, che fin dal giorno dell’insediamento ha dichiarato guerra totale a qualunque forma di estremismo nero. Sono oltre 400 gli appartenenti alle forze dell’ordine attualmente sotto indagine per sospetti collegamenti con gruppi neonazisti o appartenenti al movimento dei Cittadini del Reich (Reichsbürger) – come svela il magazine Stern – precisando il numero per difetto destinato a crescere non appena i quattro Land ritardatari avranno consegnato i loro rapporti a Berlino.
Di fronte a numeri inquietanti oltre ogni fosca previsione neppure ai vertici della polizia risulta più possibile continuare a rubricare il fenomeno come una serie di casi isolati: si tratta di una vera e propria infiltrazione da parte della galassia nera, preparata da tempo e pianificata con cura.
«La presenza di questi soggetti nelle forze dell’ordine rappresenta una gigantesca minaccia per la Germania. Gli estremisti di destra stanno cercano deliberatamente di destabilizzare la polizia» è il chiarissimo allarme lanciato da Uli Grötsch, deputato della Spd, dal mese scorso Consigliere per la Polizia del Bundestag.
Oltre ai sospetti neonazisti in divisa ci sono anche decine di simpatizzanti della galassia non meno nera dei Reichsbürger, il cui statuto prevede espressamente la liquidazione della Bundesrepublik con il rovesciamento violento del governo democraticamente eletto.
Il ministro dell’Interno del Nordreno-Vestfalia, Herbert Reul, prende l’indagine sugli oltre 400 agenti molto seriamente, il suo Land è stato fra i primi a inviare il rapporto: «Gli agenti di polizia che non si attengono ai principi sanciti nella Costituzione ma perseguono idee sovversive sono un enorme pericolo per la convivenza democratica e lo stato di diritto» avverte il ministro Cdu. Anche perché il sogno del golpetto non è soltanto un’attività onirica per i nazi tedeschi ma un tentativo portato avanti ostinatamente al di là dei tentativi più o meno maldestri e della probabilità zero di riuscita. Non sono passati nemmeno due anni dall’inverno 2022 quando vennero arrestati 25 “Cittadini del Reich” mentre pianificavano una campagna di azioni violente che sarebbero culminate con lo spettacolare assalto armato al palazzo del Reichstag, sede del Parlamento. Altri 27 vennero indagati per la medesima cospirazione.
Le indagini sugli infiltrati neonazi nei vari corpi di sicurezza vanno avanti da anni, come ricorda la Deutsche Welle, da questo punto di vista il fenomeno non è certo una sorpresa. Tuttavia 400 nuovi casi restituiscono la spaventosa percentuale di crescita: nel 2022 – anno del mancato attentato dei Reichsbürger – gli agenti sospettati erano 327.
Più ancora che nella polizia gli estremisti neri si infiltrano nell’esercito e generalmente non in anonimi battaglioni ma nei reparti d’élite o nelle agenzie ultrasensibili. Il servizio di intelligence militare “Mad” non a caso è la forza di sicurezza dove si è registrato il maggior numero di casi con 83 dipendenti che hanno già confermato di aver preso parte in prima persona ad azioni organizzate dall’estremismo nero. Tra le attività svolte, la partecipazione alle manifestazioni di ultradestra e le chat con gruppi xenofobi.
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