Internazionale

Nella vita a punti i «poco» virtuosi non possono viaggiare in treno

Cina Solo a marzo mille casi di cittadini privati della libertà di movimento per punizione. Una forma di controllo sociale che entrerà a pieno regime nel 2020

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 3 aprile 2019

Nel mese di marzo mille persone circa si sono viste negare la possibilità di comprare biglietti di treno e aereo, a causa del proprio punteggio sociale. Il controverso sistema dei crediti sociali cinesi miete altre vittime confermando la propria natura sanzionatoria.

Si tratta di progetti pilota in diverse zone della Cina a fronte di un sistema di «black list» che sembra ormai attivo su scala nazionale. Pendenze amministrative o penali determinano la diminuzione o meno del proprio «punteggio» iniziale (che varia da regione a regione) finendo per avere ripercussioni che per ora sembrano concentrarsi sulla libertà di movimento.

Non è la prima volta che si registra la perdita del diritto ad acquistare biglietti di treni o aerei, mentre i media statali tendono a sottolineare i vantaggi di un comportamento virtuoso (come l’esenzione dai «depositi» in casi di prenotazioni alberghiere).

Ancora in fase di sperimentazione il sistema potrebbe entrare a pieno regime nella capitale cinese già dal 2020. Secondo i suoi detrattori si tratterebbe di un’ulteriore forma di controllo da parte dello Stato cinese, architettato con la scusa di richiedere ai propri cittadini comportamenti «virtuosi» in grado di aumentare la fiducia tra cittadini e istituzioni.

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