Nel 2020 le quarantene a fisarmonica decise dalle politiche «apri e chiudi» hanno comportato in Italia la perdita di oltre 39,2 miliardi di salari e stipendi con un calo del 7,47% rispetto al 2019. Secondo le tabelle Eurostat aggiornate sulle principali componenti del Pil, il totale dei salari e degli stipendi sono crollati da 525,732 miliardi di euro a 486,459 nei primi dodici mesi della pandemia. Nello stesso periodo nei maggiori paesi dell’Unione Europea la riduzione è stata minore, mentre in Olanda si è registrato un aumento della massa salariale a prezzi correnti (+3,29%). In Francia sono stati persi 32...