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Nel 2022 dodici milioni di bambini sfollati per il clima

Nel 2022 dodici milioni di bambini sfollati per il climaSiccità in Kenya, due bambine trascinano dei contenitori d'acqua verso il villaggio di Lomoputh – Ap

Migranti L’allarme dell’Unicef. In tutto i minori costretti a fuggire sono 43,3 milioni. Servono garanzie e diritti certi

Pubblicato più di un anno faEdizione del 15 giugno 2023

Secondo le stime dell’Unicef, gli eventi climatici estremi hanno causato altri 12 milioni di bambini sfollati nel 2022. Secondo i calcoli dell’organizzazione per i diritti dell’infanzia, nel corso dell’anno si arriverà in tutto a 43,3 milioni di bambini in condizioni di sfollamento forzato. La maggior parte di loro si ritroverà a vivere questa condizione per tutta l’infanzia. Il numero è raddoppiato negli ultimi dieci anni. La guerra in Ucraina ha costretto più di due milioni di bambini a lasciare il paese e ha portato a oltre un milione il numero dei bambini sfollati all’interno dell’Ucraina.

«Per oltre dieci anni, il numero di bambini costretti a lasciare le proprie case è cresciuto a un tasso allarmante – spiega Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef – La nostra capacità globale di risposta rimane ancora sotto pressione L’incremento è in linea con l’aumento consistente di conflitti, crisi e disastri climatici nel mondo, e tuttavia sottolinea anche la risposta non sufficiente di molti governi a garantire che ogni bambino rifugiato e sfollato interno possa continuare a studiare, crescere in salute e sviluppare il proprio pieno potenziale».

Anche il numero di bambini rifugiati e richiedenti asilo ha raggiunto un nuovo record di 17,5 milioni, dato che non include gli sfollati nel 2023 anche a causa del conflitto in Sudan, dove quasi un milione di bimbi ha dovuto abbandonare casa. Inoltre, eventi climatici estremi, come le inondazioni in Pakistan e la siccità nel Corno d’Africa, sono stati causa di sfollamento per altri dodici milioni di bambini nel corso del 2022.

«I bambini sfollati interni e rifugiati sono spesso fra i più vulnerabili» dicono dall’Unicef. Per Russell, dunque, «è necessaria una maggiore volontà politica per affrontare le cause dello sfollamento e fornire soluzioni a lungo termine. Un numero di bambini che eguagliala popolazione dell’Algeria, dell’Argentina o persino della Spagna, richiede una risposta adeguata. Abbiamo assistito a cambiamenti duraturi quando i governi investono adeguatamente nell’inclusione dei bambini e delle famiglie sfollate. Lavorando insieme, possiamo garantire loro sicurezza, accesso alla salute, istruzione e protezione». L’Unicef chiede ai governi di riconoscere il diritto alla protezione, all’inclusione e alla partecipazione e di garantire percorsi sicuri e legali ai bambini in movimento assicurando che nessun bambino sia rimpatriato senza garanzie.

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