Per il terzo ciclo elettorale la Georgia è uno degli stati su cui si concentra l’attenzione degli Usa. E ancora una volta le sue dinamiche interne possono fare la differenza e prestarsi a più livelli di lettura.

Stavolta il senatore democratico in carica Raphael Warnock, eletto per la prima volta nel 2020, si confronta con il repubblicano Herschel Walker che a ottobre è stato accusato da due donne di averle spinte ad abortire e di aver pagato per la loro interruzione di gravidanza, nonostante le sue sbandierate posizioni pro-vita.

Mentre scriviamo non si sa ancora quanto questo scandalo possa aver interferito con la scelta alle urne: come ha mostrato un recente sondaggio dell’Università della Georgia, anche in questo stato le questioni principali per gli elettori sono legate all’economia, più che ai diritti civili. Anche il seggio da governatore è conteso.

LA GARA si svolge, di nuovo, tra Brian Kemp, attuale governatore Gop della Georgia in corsa per un secondo mandato, e l’avvocata attivista per il diritto al voto, nonché stella del partito democratico Stacey Abrams.

Nel 2018 lo stesso testa a testa venne vinto da Kemp. Abrams perse per pochi punti e dopo molte contestazioni riguardo la trasparenza di quel voto, non concesse la vittoria all’avversario né lasciò il campo: è grazie a lei che nelle elezioni presidenziali del 2020 la Georgia è stata fondamentale per portare Joe Biden alla Casa bianca con una vittoria in uno stato tradizionalmente repubblicano, portata a casa dal democratico con circa 10mila voti di vantaggio.

Quell’anno anche i due seggi per il Senato erano andati ai dem, con Warnock che aveva sconfitto la repubblicana Kelly Loeffler, e Jon Ossoff che aveva prevalso su David Perdue. Una vittoria personale della capacità di mobilitazione di Abrams.

NEL 2020 li elettori neri erano emersi come una forza potente nella politica della Georgia, capaci di trasformare uno stato tradizionalmente repubblicano in un alleato di Biden e di fare eleggere due nuovi senatori democratici, le cui vittorie avevano assicurato il controllo del Congresso ai Dem.

Un momento celebrativo, non solo per il partito e per Abrams, ma anche per la comunità nera dello stato. Ora, due anni dopo, molti elettori neri tentennano di più. Nel 2020 gruppi di base come il New Georgia Project avevano lavorato per aumentare l’affluenza alle urne mobilitando la base afroamericana, ma quest’anno hanno potuto fare molto meno in termini di iniziative: non hanno ricevuto abbastanza finanziamenti per poter essere efficacemente operativi. Un declino di entrate pari a due milioni di dollari.

Se nessun candidato dovesse vincere almeno il 50% dei voti della Georgia, il ballottaggio si terrà il 6 dicembre. Se eletta, Abrams diventerebbe la prima governatrice nera dello stato e la prima donna nera a ricoprire la carica negli Stati uniti.