Il viaggio di Nazim parte dal campo di Zeralda, a circa 30 chilometri da Algeri. È questo il punto di ritrovo per i trafficanti, ormai padroni indiscussi dei grandi deserti africani. Caricato come un numero su vecchi camion, con l’inconfondibile vessillo della Mercedes, viene trasferito a Tamanrasset, città dell’estremo sud algerino. «Lì arriva il biglietto per Agadez» ci dice Nazim con gli occhi di chi ricorda un momento di speranza. Il potente hub nigerino è la porta d’ingresso per la Libia. Abbiamo incontrato Nazim al Bira Refugees Centre di Bihac, nel nord-ovest della Bosnia. È qui che adesso vive. I...