Nave di Mosca affondata in Crimea

Una nave portamissili della marina russa è stata affondata ieri da un drone marino ucraino in Crimea. L’ennesimo attacco a segno realizzato dalle forze di Kiev dimostra ancora una volta l’incapacità di Mosca di proteggere il suo articolato apparato militare d’occupazione e, di contro, l’incessante opera dei servizi segreti militari ucraini. Stavolta si tratta di una nave classe Tarantul, una portamissili chiamata Ivanovets usata per trasportare missili lungo le coste del Mar Nero. L’attacco è avvenuto nella notte ed è stato ripreso dalla telecamera termica del drone marino teleguidato che si è avvicinato alla corazzata mentre questa era di stanza nel lago Donuzlav, uno specchio d’acqua dolce molto profondo a ridosso della costa occidentale della Crimea che sfocia direttamente in mare e per questo viene usato dalla marina di Mosca come zona d’ancoraggio.

Dalla nave russa si sono accorti all’ultimo del barchino imbottito d’esplosivo e hanno provato ad abbatterlo sparando, ma era troppo tardi. Le esplosioni hanno squarciato lo scafo provocando l’affondamento del grosso natante. Al momento dei marinai a bordo non c’è traccia. Si tratta di «una perdita piuttosto significativa» secondo le autorità di Kiev.