Nel 1888, il pittore svizzero Arnold Böcklin dipinse Il centauro nella bottega del maniscalco (oggi esposto al Museo di Belle Arti di Budapest). L’insieme di elementi che convivono nel quadro esercita un potente effetto straniante su chi l’osserva: il realismo con cui è raffigurato il corpo della creatura fantastica, il contrasto tra il riferimento mitologico e la surreale domesticità della situazione (un centauro che indica il proprio zoccolo da ferrare a un maniscalco), gli abiti quotidiani dei personaggi al margine della scena, il paesaggio e gli edifici sullo sfondo. Lo straniamento prodotto dal quadro è simile a quello provocato dalle...