«La concessione della piazza ai fascisti è apparsa da subito inopportuna»
Emilia paranoica Intervista al segretario generale del Silp Cgil Pietro Colapietro
Emilia paranoica Intervista al segretario generale del Silp Cgil Pietro Colapietro
«Il disagio sociale non si gestisce con l’ordine pubblico» dice Pietro Colapietro, segretario generale del Silp, il sindacato dei lavoratori di polizia della Cgil. Dopo la manifestazione fascista di sabato scorso, la polemica tra il governo e l’amministrazione bolognese non sembra placarsi: Matteo Salvini continua ad attaccare il sindaco Lepore, mentre il comune ha deciso di multare Casapound per l’utilizzo improprio che hanno fatto del simbolo cittadino. Subito dopo il corteo dell’estrema destra, il Silp aveva denunciato che alcuni neofascisti davano ordini a funzionari di polizia.
Cosa è successo?
Abbiamo visto un video diffuso da diverse testate: uno dei leader dell’estrema destra dà ordini ai funzionari. Una mancanza di rispetto per il nostro lavoro e un atto di arrogante prevaricazione dei ruoli. Era già avvenuto a febbraio col governatore Vincenzo De Luca, che aveva usato anche parole indelicate verso una funzionaria. Anche allora il Silp Cgil era intervenuto. Le forze di polizia devono sempre agire nel rispetto delle normative e delle procedure stabilite, nel rispetto della legge e soprattutto della Costituzione, che è il faro e indica la direzione. Chi tenta di tirare per la giacchetta coloro che lavorano in uniforme mette a rischio questo imprescindibile principio.
Vi sentite strumentalizzati dalle parole della presidente del Consiglio?
Quando parliamo di poliziotte e poliziotti aggrediti e feriti, non esiste colore politico. Chi picchia un agente agisce fuori dalla legalità e non ho problemi a definirlo delinquente e irrispettoso nei confronti di chi lavora in condizioni di estrema difficoltà e con stipendi che non consentono di vivere dignitosamente. Alla presidente del Consiglio dico: meno slogan, meno propaganda, ma fatti concreti in questa direzione perché francamente non ne vediamo. Abbiamo bisogno di risorse aggiuntive importanti per rinnovare un contratto di lavoro scaduto da tre anni e per fare assunzioni straordinarie, perché quelle previste non coprono il turn over. Di questo dovrebbe occuparsi e preoccuparsi.
Era il caso di autorizzare la manifestazione dell’estrema destra a Bologna?
La concessione di spazi di manifestazione a movimenti con forti connotazioni fasciste, specialmente in luoghi simbolici per la città, medaglia d’oro della Resistenza, come piazza XX Settembre a Bologna – che ricorda alcuni tra i più gravi episodi di violenza neofascista della storia italiana – è apparsa da subito inopportuna, lo abbiamo sottolineato e i risultati lo dimostrano chiaramente. La decisione di consentire tali manifestazioni non ha tenuto conto del contesto delicato in cui si sono svolte e ha posto i presupposti per l’intensificarsi di scontri e tensioni. Una scelta diversa avrebbe potuto evitare forse disordini e feriti.
Il malessere sociale ormai viene gestito come problema di ordine pubblico…
Da decenni le politiche per la sicurezza vengono gestite in modo emergenziale. L’attuale governo ha accentuato la predisposizione securitaria. Si preferisce spendere milioni per spostare poche decine di migranti in Albania e poi non si garantisce il turn over negli uffici di polizia e carabinieri, specie quelli più impegnati ed esposti nel contrasto ai reati e nella lotta alla mafia. Il disagio sociale non si gestisce con l’ordine pubblico e con il proliferare di decreti che introducono nuovi reati e aumentano le pene senza risolvere i problemi. Anche per questo il Silp Cgil sarà in piazza con la Cgil per lo sciopero generale del 29 novembre.
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