Nessuno al vertice di Bruxelles del Consiglio Nato-Russia ha ottenuto quello che chiedeva. Non i russi, per i quali l’unico esito accettabile passa per le «garanzie legali» che il Cremlino ha chiesto sullo stop all’espansione della Nato. Né tanto meno i paesi dell’Alleanza atlantica, interessati a impegni concreti sulla crisi in Ucraina. «Non siamo disposti a compromettere principi chiave come il diritto alla difesa reciproca», ha detto il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, che ha ribadito l’idea di base secondo cui «ogni singolo paese ha il diritto di scegliere la sua strada». La stessa posizione della vicesegretaria di Stato americano,...