Mentre la protesta in Myanmar arriva al 12mo giorno di mobilitazione e mentre la giunta continua a modificare il codice penale per dare statuto legale alle sue azioni contro la disobbedienza civile, uno spiraglio sembra arrivare da un’intervista via mail rilasciata dall’ambasciata cinese in Myanmar e riportata ieri dal quotidiano in lingua inglese Myanmar Times. L’intervista rilasciata dai diplomatici di Pechino ha toni moderati e tra l’altro ricorda che la Cina ha sottoscritto la risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiedeva il rilascio di Aung san Suu Kyi e del presidente Win Myant. Ma, soprattutto, invita al dialogo tra le...