Se mercoledì la situazione dipinta dai militari sembrava un quadro di Magritte, con quel «questo non è un golpe» ripetuto in tv mentre il presidente veniva messo sotto custodia e i carri armati prendevano posizione agli incroci delle strade, ieri l’incertezza che regnava in Zimbabwe riguardava non tanto il futuro del paese, “condannato” in ogni caso a una certa continuità, quanto quello immediato del più anziano capo di stato del mondo. LE DIMISSIONI di Robert Mugabe che molti attendevano non sono arrivate. Lui è apparso persino sorridente in alcune foto scattate a margine dei colloqui proseguiti per tutto il giorno...