«La vita di Stéphane sarebbe potuta essere anche la mia», dice Thierry De Peretti, il regista di Una vita violenta, suo secondo lungometraggio ambientato in Corsica, presentato alla Semaine de la Critique di Cannes 2018, ora nelle sale. Nel suo esordio Apache aveva avvicinato lo spettatore straniero ai luoghi forse da lui più conosciuti, quelli delle vacanze, le coste d’approdo dei turisti. Mostrava la differenza di classe dove i figli dei ricchi sono comunità a parte mentre il figlio del custode nordafricano fa da apripista ai suoi amici per impadronirsi di qualche oggetto di lusso e degli ambiti fucili. Apaches...