La sentenza d’appello per Filippo Mosca, Luca Cammalleri ed Eluana C. (nome di fantasia) arriverà il 19 aprile. Lo ha comunicato ieri il tribunale romeno di Costanza, 24 ore dopo l’udienza. «Non ci aspettavamo un’attesa così lunga. Speriamo sia un segnale che i giudici vogliono esaminare con attenzione il caso», afferma Ornella Matraxia, madre di Filippo. In genere, dicono i legali, il responso arriva in due-tre settimane. Il 25 marzo, invece, nuova decisione sulla richiesta di domiciliari. I tre ragazzi sono stati arrestati a maggio scorso dopo il festival Sunwaves e condannati in primo grado a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di stupefacenti a causa di un pacco con 150 grammi di stupefacenti consegnato in hotel.

All’udienza di giovedì hanno assistito solo imputati e famiglie, il giudice ha allontanato gli altri presenti, tra i quali i rappresentanti dell’ambasciata italiana. «La ragazza ha ribadito di essere l’unica proprietaria del pacco con la droga», continua Matraxia. Filippo e Luca sono apparsi molto provati da una detenzione dura e percepita come ingiusta. Il loro trattamento in tribunale è apparso migliore, probabilmente per l’eco mediatica del caso. «L’avvocato è ottimista, ma ormai mio fratello ha poca fiducia nel sistema giudiziario. Possiamo solo pregare. Non hanno prove contro di lui, soprattutto rispetto al reato più grave: traffico internazionale. Se cadesse, cambierebbe tutto», afferma Pietro Cammalleri.