Internazionale

Morti in auto e per strada, New York manda i militari

Morti in auto e per strada, New York manda i militariTempesta di neve a St. Louis – Ap/Jeff Roberson

Stati Uniti Gli Usa nella bufera del secolo. Almeno 52 vittime, oltre 18mila voli cancellati. Rischio blackout: a Manhattan riaccesi i camini

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 28 dicembre 2022

La bufera del secolo, come è stata chiamata negli Stati uniti, continua ad occupare le prime pagine dei giornali. Dal giorno di Natale sono morte almeno 52 persone, la maggior parte nello stato di New York dove la governatrice Kathy Hochul, durante una conferenza stampa, ha detto di essere in comunicazione costante con il presidente Biden.

Ha aggiunto che la Casa bianca ha approvato la dichiarazione di emergenza federale per i casi di disastro. Nelle contee più a nord dello stato è in vigore il divieto di joyriding, l’uso della macchina per ragioni che non sono di primaria importanza o di emergenza, mentre la città di Buffalo rimane impraticabile.

«NON POSSO permettermi di sottovalutare le condizioni di pericolosità delle strade», ha detto Hochul, esortando le persone a non uscire, non usare la macchina e stare in casa. Ma non sembra che questi appelli siano stati accolti.

Martedì cento agenti membri della Guardia nazionale e altri soldati dello stato di New York sono stati mandati per le strade di Buffalo per impedire ai veicoli non autorizzati di circolare per la città.

«Semplicemente le persone non obbediscono al divieto di guida – ha detto il direttore democratico della contea di Erie, Mark Poloncarz, per giustificare l’uso della polizia militare per far rispettare il divieto – In questa contea più di 30 persone sono state trovate morte, molte in macchine bloccate dalla neve, altre sui marciapiedi o agli angoli delle strade, alcune sotto cumuli di neve, alcune perché sono rimaste isolate e senza elettricità dall’inizio della tempesta. E quando la neve inizierà a sciogliersi ci aspettiamo di trovare i corpi di altre persone che sono morte in questi giorni».

NELLA CITTÀ di New York la situazione è differente, le temperature hanno toccato i -26 gradi percepiti e per questo non è sceso un singolo fiocco di neve. Con un freddo simile la vita non scorre normalmente, gli impianti di riscaldamento spesso non sono sufficienti e la compagnia elettrica ha mandato molti messaggi chiedendo ai cittadini di limitare l’uso di stufe elettriche per scongiurare il rischio di un blackout.

Sono stati messi in funzione i molti camini che ancora sono ancora presenti nelle case di New York, attivati non per poche ore come uso decorativo, ma per riscaldare le case, facendo diffondere per le strade di Manhattan un odore da paesino di montagna.

Ancora diversa la situazione in Texas, dove i camini sono comprensibilmente meno presenti e gli impianti di riscaldamento meno preparati a far fronte a temperature sotto zero: molti nel Texas settentrionale hanno a che fare con tubature che si rompono provocando grosse perdite d’acqua.

Se questa è la situazione a terra, non va meglio nei cieli: l’aeroporto di Buffalo resterà chiuso fino a mercoledì. E da quello di Pittsburgh stanno arrivando aratri per aiutare a sgomberare le piste. In tutti gli scali le compagnie aeree continuano a cancellare migliaia di voli in quello che è diventato un incubo natalizio.

Da mercoledì sono stati cancellati più di 18.200 voli: viaggiatori bloccati negli aeroporti, attese telefoniche fino a dieci ore per parlare con le compagnie aeree cercando informazioni che il più delle volte non arrivano.

IN MEZZO A QUESTO disastro il governatore del Texas Greg Abbott ha trovato il tempo per organizzare due pullman con circa 130 migranti e portarli a Washington DC, lasciandoli davanti alla casa della vicepresidente Kamala Harris, la notte del 24 dicembre, al gelo registrato la vigilia di Natale.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento