C’è l’impegno delle aziende appaltatrici di Mondo Convenienza di abbandonare i regolamenti aziendali come quello della RL2, una srl di Prato, che vanno in deroga a tutte le normative sul lavoro e impediscono agli operai, addetti ai servizi di trasporto e montaggio mobili, di andare in malattia o in infortunio, pena il taglio di un terzo dello stipendio. Mentre sul fronte della tipologia contrattuale Mondo Convenienza ha spiegato ai sindacati confederali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che le società in appalto si impegnano “all’applicazione nel primo periodo, dal primo ottobre, del contratto nazionale di lavoro multiservizi, con il mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali”. Al tempo stesso Mondo Convenienza ha comunicato che “a breve partirà la trattativa per il passaggio ad altro contratto, ovvero a quello della logistica e trasporti”.
Un minimo passo avanti dunque, in una vertenze che prevede fin d’ora due nuovi incontri, il 19 e il 31 ottobre. Perché da parte delle aziende appaltatrici fornitrici di servizi a Mondo Convenienza non c’è stato l’auspicato passaggio al contratto della logistica per i loro addetti, quello che si più si attaglia al lavoro di trasporto e montaggio di mobili, cucine e camere da letto. Nella discussione inoltre non sembra essere stato affrontato il nodo del marcatempo, richiesto dai lavoratori per misurare l’effettiva durata del lavoro svolto e delle conseguenti retribuzioni, già penalizzate dal contratto multiservizi al posto di quello della logistica.
Da parte loro, Filcams, Fisascat e Uitucs chiedono di definire “un Protocollo sugli appalti che stabilisca inequivocabilmente le regole generali che devono presiedere e definire i rapporti contrattuali tra committente e aziende appaltatrici e che definisca, in termini chiari, garanzie e tutele per i lavoratori coinvolti negli appalti, al fine di garantire stabilità, applicazione dei contratti collettivi sottoscritti afferenti alle attività svolte, e un lavoro di qualità e in sicurezza”.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto infine a Mondo Convenienza di qualificare il sistema di relazioni sindacali per il futuro, con incontri periodici e affrontando anche i problemi finora irrisolti per le lavoratrici e lavoratori dei punti vendita. Al tempo stesso Filcams &c. chiederanno un incontro alle società appaltatrici per verificare gli impegni già assunti.
Non sarà certo soddisfatto dell’incontro il Si Cobas, sindacato di base al fianco dei facchini fin dall’inizio della vertenza, che osserva: “Multiservizi vuol dire paghe dai 6,80 euro ai 7,5 euro. Logistica vuol dire paghe dagli 8,80 euro ai 10,65 euro. Multiservizi è lavoro povero. Logistica è salario minimo. Di questo stiamo parlando. Noi da tre mesi portiamo avanti richieste semplici con molta chiarezza: applicazione del contratto della logistica, inserimento di un marcatempo, e ritiro dei licenziamenti ritorsivi con chi si è ribellato allo sfruttamento”.