ExtraTerrestre

Miliardi e cemento per divorarsi la città

Miliardi e cemento per divorarsi la cittàLo stadio G. Meazza a Milano, foto Ansa

C’è grande confusione sotto il cielo di San Siro e l’unica certezza condanna la Scala del calcio al peggiore degli scenari: l’abbattimento. I fondi proprietari di Inter e Milan infatti […]

Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 aprile 2023

C’è grande confusione sotto il cielo di San Siro e l’unica certezza condanna la Scala del calcio al peggiore degli scenari: l’abbattimento. I fondi proprietari di Inter e Milan infatti ripetono che non vogliono più far giocare le due squadre nel Meazza, anche se ristrutturarlo sarebbe la soluzione meno impattante per tutti: ambiente, città e conti economici dei club.

I PROGETTI DEL NUOVO STADIO PERO’ sono scomparsi, quelli che c’erano sono stati stravolti o cestinati e il Milan ha iniziato una corsa in solitaria che non si capisce dove porterà. Qualcuno dice che come nel gioco dell’oca Gerry Cardinale, il proprietario americano del Milan, tornerà alla fine alla casella di partenza: il progetto sull’area di San Siro insieme all’Inter, quello da 1,3 miliardi con il centro commerciale e le case per ricchi attorno all’impianto.

IN QUESTI GIORNI IL PATRON di RedBird è atterrato a Milano per godersi la Champions dalla tribuna di San Siro e riparlare con il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della regione Attilio Fontana. In questi mesi è successo di tutto. Il progetto originario, chiamato la Cattedrale, è naufragato prima ancora di arrivare al dibattito pubblico sullo stadio organizzato tra fine settembre e inizio novembre 2022 dal Comune di Milano. Un obbligo di legge mal digerito dall’amministrazione comunale che ne avrebbe fatto volentieri a meno. 13 incontri, 3 mila presenze registrate complessivamente, poca discussione e molta pubblicizzazione dei progetti delle due società. Alla fine i cittadini che hanno partecipato agli incontri non sono stati convinti dai club.

LA PALLA E’ TORNATA QUINDI ALLA POLITICA, il consiglio comunale di Milano, che ha dovuto prendere atto del crescente malcontento verso l’abbattimento del Meazza, anche all’interno dei partiti della maggioranza di centrosinistra. Otto consiglieri tra Euorpa Verde, Pd e lista Sala sono usciti allo scoperto ufficializzando la contrarietà alla demolizione e il 22 dicembre il consiglio comunale ha votato una serie di richieste di modifica al progetto di Inter e Milan senza i loro voti. Il sindaco Sala, senza più maggioranza, si è dovuto affidare a quattro voti delle opposizioni di centrodestra per far passare le modifiche.

A SCOMPAGINARE LE CARTE PERO’ ci ha pensato Gerry Cardinale che ha detto di voler fare lo stadio senza l’Inter e su un’altra area. Basta comune di Milano, si è parlato di Sesto San Giovanni, poi Rogoredo, poi San Donato, poi l’area verde dell’ex Ippodromo La Maura. È qui che i piani del patron del Milan si sono scontrati con abitanti, ambientalisti e l’ente su cui sorgono i terreni dell’ippodromo: il Parco Agricolo Sud Milano. L’assalto all’area verde nel parco a nord ovest di San Siro sembra al momento fallito, ma Cardinale ha voluto rincontrare in questi giorni Sala e Fontana per capire i possibili tempi burocratici (e della politica) per arrivare a costruire uno stadio alla Maura. Fontana è favorevole, lo ha fatto capire, e si prepara a cambiare la governance del Parco Agricolo Sud che oggi invece è contraria.

FARE LO STADIO NEL PARCO significherebbe rompere il tabù che nel parco non si può costruire. Un regalo a costruttori e palazzinari. «Gerry Cardinale è una persona serissima che vuole investire molto nel club e nella città. Giù il cappello» ha detto Fontana dopo averlo incontrato. «Vorrebbe occupare solo una piccola parte del parco e la città avrebbe a disposizione gran parte del parco stesso, ma il progetto deve essere visto nel dettaglio. Non dipende dalla Regione ma se dovremo dare un’opinione la daremo. Non condivido l’atteggiamento del Comune. Il Milan deve avere uno stadio moderno e deve essergli data una risposta, il club deve progettare il futuro, altrimenti è difficile».

GLI ABITANTI RIUNITI IN COMITATO hanno già organizzato un presidio con oltre 3 mila partecipanti e annunciano presidi permanenti se le ruspe rossonere dovessero entrare nel parco. E l’Inter? Ha scritto una lettera al Comune chiedendo di tornare tutti insieme sul progetto originario: abbattimento del Meazza con nuovo stadio e area commerciale attorno. Grande è la confusione sotto il cielo di San Siro, si diceva. E la situazione è tutt’altro che eccellente.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento