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Milano, giustizia fai da te dell’assessora cleaning & graffiti

Milano, giustizia fai da te dell’assessora cleaning & graffitiCarmela Rozza

La campagna elettorale milanese passa dalla ripulitura dei muri e ieri ha reso protagonista Carmela Rozza l’assessora all’arredo urbano, ribattezzata «Assessora Cleaning & graffiti». In occasione del primo giorno dell’iniziativa […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 aprile 2016

La campagna elettorale milanese passa dalla ripulitura dei muri e ieri ha reso protagonista Carmela Rozza l’assessora all’arredo urbano, ribattezzata «Assessora Cleaning & graffiti». In occasione del primo giorno dell’iniziativa «cleaning day» a cui parteciperanno 1400 persone per ripulire i muri da scritte e tag di 60 edifici scolastici, Rozza ha usato un rullo da imbianchino, imbevuto di vernice bianca, per imbrattare la portiera di una macchina in divieto di sosta, e parcheggiata vicino a uno scivolo per portatori di handicap in via Monviso. A suo avviso il veicolo ostacolava il lavoro di pulizia dei volontari che indossavano tute bianche.

La scena è stata ritratta dai fotografi ed è diventata un caso. Sostenitrice dell’ideologia del decoro, l’assessora Rozza ha giustificato il suo atto come una «ribellione contro un gesto di arroganza». L’azione è avvenuta durante un’iniziativa definita da Rozza come «un momento didattico per gli studenti e di crescita civile per tutta la comunità». Praticamente, ha invitato gli studenti e i cittadini a imitarla in casi analoghi di infrazione stradale con prevedibili conseguenze di denunce e atti amministrativi contro atti vandalici. Una dimostrazione di senso civico e didattico ineccepibile.

«I vigili, cui abbiamo segnalato la situazione, hanno elevato la contravvenzione ma non è stato possibile rimuovere l’auto data la particolare posizione in cui è stata lasciata». Rozza, che non è stata multata dai vigili, ha precisato che la sua azione «non produce alcun danno sulla superficie della vettura e che la striscia è stata rimossa pochi minuti dopo da un volontario». L’assessora ha interpretato il suo atto in polemica con quello di Maria Stella Gelmini, l’ex ministro dell’Istruzione impegnata nella campagna a sostegno del candidato sindaco Stefano Parisi per Forza Italia. «Forse questo signore – ha detto alludendo al proprietario del veicolo – ha voluto seguire l’esempio di Gelmini che si è fatta immortalare di fronte ad auto in sosta vietata quasi a difendere la scelta dei proprietari».

Stefano Parisi si è detto «senza parole» e ha contrapposto l’ideologia del decoro dell’assessora Rozza alla difesa della proprietà privata. «Una cosa è ovviamente cercare di lavorare per eliminare tutti i comportamenti irregolari degli automobilisti, un’altra è rovinare l’automobile di un privato. Questo è il senso che la sinistra ha della proprietà privata». Ad alzare il livello del dibattito elettorale milanese tutto legalità e ordine ci ha pensato Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord, che ha definito l’assessora di Pisapia una «bulla di strada».

L’atto esemplare di Rozza ha richiamato l’attenzione su uno dei temi più presenti nella politica milanese post-Expo. Il comune guidato da Pisapia è in prima linea nella battaglia pro-decoro, insieme all’associazione Retake. La campagna di «pulizia metropolitana» si è resa necessaria per mostrare una città pulita, ordinata spendibile in occasione della Milano Marathon 2016 prevista oggi.

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