Medicina Democratica denuncia: “La catena degli appalti fa morire di lavoro”
Omicidi bianchi All'assemblea dell'associazione si piangono le ultime vittime, due operai di 23 anni. Marco Caldiroli: "Nei primi mesi del 2024 sono già 181 i morti, mentre lo scorso anno sono stati ben 1.041. C'è un solo modo per fermare la strage: garantire il rispetto delle leggi, che esistono, da parte delle imprese"
Omicidi bianchi All'assemblea dell'associazione si piangono le ultime vittime, due operai di 23 anni. Marco Caldiroli: "Nei primi mesi del 2024 sono già 181 i morti, mentre lo scorso anno sono stati ben 1.041. C'è un solo modo per fermare la strage: garantire il rispetto delle leggi, che esistono, da parte delle imprese"
Anche l’assemblea nazionale di Medicina Democratica, così come era accaduto un mese fa all’incontro dei Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza di Cgil e Uil alla Stazione Leopolda, ha dovuto aggiornare “in diretta” il lunghissimo elenco di vittime del lavoro che ferisce e uccide. Due ragazzi di 23 anni questa volta: l’operaio di una ditta esterna Manuel Cavanna, colpito venerdì da una grossa trave di metallo mentre lavorava a un rimorchio alla Elle Emme, azienda specializzata in box e capanne per cavalli nella frazione di Acquaviva di Montepulciano nel senese. E poche ore, a Cusago nel milanese, l’operaio Mohamed Hassan Khalid, dipendente della Impresa Convertini specializzata in stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali, che stava cercando di liberare i nastri di un macchinario per la distruzione di scarti di lavorazione del legno, ed è stato risucchiato dalla bocca di aspirazione della tritarifiuti e letteralmente stritolato.
“Anche in questi tragici casi la questione fondamentale – ha spiegato in assemblea Marco Caldiroli che guida Medicina Democratica – è la verifica del rispetto delle norme, che esistono e sono piuttosto precise, da parte di tutti, a partire dai datori di lavoro. C’è un solo modo per fermare le stragi dei lavoratori, ed è quello di garantire il rispetto delle leggi da parte delle imprese, cosa sempre più difficile in un sistema sempre più dominato da appalti e subappalti spesso al ribasso”.
Appalti e subappalti al ribasso che erano la regola anche in via Mariti, dove nel crollo del cantiere Esselunga a metà febbraio sono stati travolti e uccisi cinque operai. “E’ stata una scelta non casuale quella di fare la nostra assemblea a Firenze – puntualizza Caldiroli – in questa Sms di Rifredi che ci sta ospitando. Per lavori che, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2023, si incentrano sulle nostre iniziative a sostegno della sanità pubblica e per la tutela della salute nell’accezione più ampia. Compresa quella, imprescindibile, della prevenzione dei rischi”.
A Firenze c’è anche la sede della Sezione nazionale familiari vittime del lavoro, coordinata da Lalla Quinti e pronta e denunciare che in questi primi mesi del 2024 sono già 181 le morti “bianche”, comprese quelle andando e tornando dal lavoro. Mentre lo scorso anno sono state ben 1.041 le vittime certificate dall’Inail, quasi tre morti al giorno.
“Ci costituiremo parte civile per la strage di Firenze – annuncia all’assemblea Caldiroli – così come facciamo da decenni. E voglio ricordare, fra gli ultimi processi dove siamo parte civile, quello l’Eternit bis a Novara e il Marina Militare 2 a Venezia, con sentenze a nostro favore. Mentre è in corso il processo Miteni a Vicenza per inquinamento da Pfas, e quello per l’llva di Taranto. Dove possibile siamo a fianco delle vittime e dei loro familiari, per ottenere una giustizia che è tale solo se si individuano le responsabilità, promuovendo al tempo stesso la prevenzione dai rischi in ogni luogo di lavoro”.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento