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Medici No vax, la regione Puglia contro il governo: «Niente reintegro»

Medici No vax, la regione Puglia contro il governo: «Niente reintegro»Michele Emiliano

Lo scontro Il sottosegretario FdI Gemmato: «La norma regionale sarà impugnata». Il governatore Emiliano: «Impossibile, termini scaduti. Gemmato inadeguato, dovrebbe dimettersi»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 3 novembre 2022

Comincia il reintegro dei medici No vax, come da decreto numero uno del governo Meloni, e subito scoppia il caso Puglia: la regione ieri ha annunciato che manterrà la legge locale che prevede l’obbligo vaccinale anche contro il Covid per i sanitari. Il sottosegretario pugliese alla Salute, Marcello Gemmato, targato FdI, è passato al contrattacco: «La norma sarà impugnata». Immediata la replica del presidente della regione Emiliano: «I termini per l’impugnativa sono ampiamente scaduti, essendo la legge del 2021. Gemmato, farmacista, si cimenta in arditi ragionamenti giuridici facendo fare al governo una pessima figura. Uno così dovrebbe dimettersi per la sua inadeguatezza».

La legge pugliese stabilisce che gli operatori sanitari non vaccinati non possono essere a contatto con i pazienti a rischio negli ospedali. Anche la Campania ha fatto una scelta simile. Ieri è stata inviata ai Direttori generali della Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere una direttiva a firma del presidente De Luca: «Saranno messe in campo le necessarie azioni per contrastare ogni ipotesi di contagio, evitando il contatto diretto del personale non vaccinato con i pazienti».

Sui reintegri è intervenuto il ministro della Salute Orazio Schillaci con una precisazione che è una mezza marcia indietro (in linea con il richiamo del Quirinale alla prudenza): «Si tratta di poche unità per ogni ospedale perché la maggior parte dei medici non vaccinati sono liberi professionisti. Quello che andranno a fare saranno le singole direzioni sanitarie a deciderlo, valutando il posto migliore». Secondo il presidente degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, sono 1.878 i medici che potrebbero rientrare ma molti sono medici di base.

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