MayDay, rider in piazza a Milano il 1 maggio. Ed è scontro con Fedez sulle mance dei vip
Gig Economy Il cantante: «Le liste di proscrizione che hanno sempre puzzato di fascio». Il collettivo Deliverance Milano: «Non è nostra intenzione prendere lezioni di lotta di classe da nessuno, specie se ci vengono impartite dal "pulpito social" di sedicenti comunisti col rolex". Il primo maggio a Milano per la MayDay contro la precarietà. Si parte da Piazza Morbegno alle ore 15.30
Gig Economy Il cantante: «Le liste di proscrizione che hanno sempre puzzato di fascio». Il collettivo Deliverance Milano: «Non è nostra intenzione prendere lezioni di lotta di classe da nessuno, specie se ci vengono impartite dal "pulpito social" di sedicenti comunisti col rolex". Il primo maggio a Milano per la MayDay contro la precarietà. Si parte da Piazza Morbegno alle ore 15.30
Fedez, uno dei «vip» della «lista nera» dei clienti che non danno le mance ai rider milanesi, ha attaccato su Instagram il collettivo dei ciclofattorini «Deliverance Milano» sostenendo che la notizia e infondata e parlando di « liste di proscrizione che hanno sempre puzzato di fascio». «Non è nostra intenzione prendere lezioni di lotta di classe da nessuno, specie se ci vengono impartite dal “pulpito social” di sedicenti comunisti col rolex – hanno risposto i rider – Il nostro non sono le mance ma il fatto di non avere un minimo garantito che permetterebbe di difenderci dal ricatto del cottimo e dai meccanismi reputazionali discriminatori». I rider hanno dato appuntamento al primo maggio al corteo della MayDay in Piazza Morbegno a Milano dalle ore 15.30.
«Il primo maggio – questo è l’invito dei ciclofattorini rivolto ai lavoratori e ai clienti delle piattaforme di food delivery -, non usate le app». «Abbiamo alzato la voce per farci sentire dalle aziende e dalle istituzioni perché – continuano i rider – nonostante le proteste e gli scioperi, dopo aver presentato una proposta di legge al Ministero del Lavoro, ad oggi le nostre richieste rimangono ancora inascoltate». La proposta di legge promessa dal ministro del lavoro e sviluppo Di Maio si è di nuovo inabissata. Il 6 maggio incontrerà di nuovo le parti sociali. Quello dei rider è diventato un problema per Di Maio.
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