Massa leghista rifiuta i rifugiati, Carrara pentastellata li accoglie
Migranti Il nuovo sindaco massese Persiani abbandona il progetto Sprar e i "suoi" dieci richiedenti asilo. Carrara guidata dal M5S e Montignoso con il sindaco Pd li prendono in carico: "L'accoglienza è anche un investimento, per la sicurezza e i per i posti di lavoro".
Migranti Il nuovo sindaco massese Persiani abbandona il progetto Sprar e i "suoi" dieci richiedenti asilo. Carrara guidata dal M5S e Montignoso con il sindaco Pd li prendono in carico: "L'accoglienza è anche un investimento, per la sicurezza e i per i posti di lavoro".
Passato alla destra, il Comune di Massa ha subito deciso di non continuare ad accogliere i dieci rifugiati previsti dal progetto Sprar, il sistema di protezione richiedenti asilo finanziato dal Viminale. Ma al suo posto si sono fatti avanti i Comuni di Carrara, guidato dal M5S, e quello di Montignoso, ultimo municipio della costa apuana amministrato dal Pd. Con l’effetto collaterale di un rovesciamento della geografica politica nazionale, visto che il Pd di Carrara, pur dall’opposizione, è intervenuto a sostegno del sindaco Francesco De Pasquale: “Sappiamo riconoscere il valore di un atto politico quando lo riteniamo positivo. Ed è degno di nota che anche dalle amministrazioni locali arrivino voci di dissenso che si oppongano alla narrazione falsa e catastrofista propagandata dal ministro Salvini e dagli esponenti locali della Lega”. Lega che, va da sé, è partita lancia in resta contro il primo cittadino pentastellato.
Quello di non accogliere i rifugiati è stato il primo atto politico del neo-sindaco massese Francesco Persiani, ancor prima della definizione della giunta targata Lega-Fi-Fdi. “E’ una questione di coerenza con il programma del centro destra – ha detto pubblicamente – come Salvini chiude i porti noi ci sganciamo dallo Sprar”. Del resto Persiani non poteva accampare motivi economici, visto che l’amministrazione spendeva solo 15mila euro per sostenere i costi del personale distaccato che ha gestito le pratiche richieste dall’adesione al bando, come ad esempio la rendicontazione dei fondi.
Al contrario, per i venti rifugiati complessivi ospitati sul territorio della provincia di Massa Carrara, il ministero aveva messo a disposizione negli ultimi due anni 320mila euro, destinati agli affitti delle case, al vitto e ai percorsi di integrazione, anche attraverso corsi di lingua e cultura italiana svolti da giovani laureati (italiani) del comprensorio apuano.
Con il bando in scadenza, il sindaco cinque stelle Francesco De Pasquale si è detto pronto ad andare avanti: “Pensiamo che l’accoglienza, e i dieci rifugiati ospitati in questo periodo a Carrara, debbano essere considerati una risorsa”. Mentre Montignoso aprirà le porte ai rifugiati massesi: “Vogliamo continuare nel servizio di accoglienza – spiega Gianni Lorenzetti, sindaco dem e presidente della Provincia di Massa Carrara – non possiamo rincorrere gli spot elettorali”.
Sia Carrara che Montignoso resteranno dunque nella rete Sprar, la cui adesione è volontaria, e hanno avviato le pratiche per partecipare al nuovo bando. Mentre a Massa le critiche non arrivano soltanto dal Pd e dalle forze di sinistra, ma anche dai cinque stelle: Luana Mencarelli e Paolo Menchini accusano il sindaco Persiani di fare solo propaganda: “Chiudere con i progetti di accoglienza potrebbe addirittura far aumentare le sacche di emarginazione. E i 15mila euro spesi per la sola attuazione del progetto Sprar non devono essere considerati una spesa, ma un investimento in termini di sicurezza del territorio e posti di lavoro”.
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