Ancora una volta si ferma il teatro dell’Odéon di Parigi. Il contesto è sicuramente cambiato rispetto alla primavera del 2021, quando lo storico luogo di rappresentazione divenne l’epicentro di un’ondata di occupazioni in tutta la Francia. I teatri erano chiusi a causa della pandemia e i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo chiedevano garanzie, oltre a manifestare per un’indennità di disoccupazione che si stava assottigliando. Occupazione fu anche nel 2016, quando l’obiettivo delle proteste era la riforma del lavoro. Ormai remota, ma non dimenticata, l’occupazione del ’68, ad opera dei movimenti del maggio francese. Anche oggi, seppur in altra forma,...