Prima un incontro con Sergio Mattarella, per l’Eliseo «garante della continuità e della qualità delle relazioni franco-italiane», che ha calmato le tensioni dello scorso inverno, con la visita a Chambord il 2 maggio per i 500 anni dalla morte di Leonardo. Poi una cena con il presidente del consiglio, primo ospite straniero a meno di due settimane dall’insediamento del Conte II, con la speranza, per la Francia, che la crisi non si riproduca, anche se uno dei protagonisti dello scontro, Luigi Di Maio, è sempre nel governo. «Non commentiamo gli episodi del passato», tagliano corto a Parigi, voltando diplomaticamente pagina...