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Macron al telefono con Putin, ci riprova con l’invito al G8

Macron al telefono con Putin, ci riprova con l’invito al G8Vladimir Putin – LaPresse

Russia Ma tra i due leader restano distanze significative, anche sulla questione del Donbass. La Siria nei colloqui

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 luglio 2018

Colloquio a sorpresa ieri tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin. Il presidente russo malgrado sia alle prese con l’irritazione dell’opinione pubblica del Paese per la proposta di aumento dell’età pensionabile voluta dal suo governo, continua a dedicare molta parte del suo tempo ai problemi di politica estera.

Il confronto tra i due leader europei è stata la prosecuzione del dialogo che era già iniziato a San Pietroburgo alla fine di maggio ed era proseguito il 15 luglio in occasione della finale dei campionati del mondo a Mosca. «Credo che i rapporti con la Francia abbiano preso la giusta direzione» ha affermato al termine il capo del Cremlino. Non è proprio così forse, visto che su molti temi le distanze restano significative, ma per ora i due presidenti si accontentano di tenere aperto il dialogo. L’inquilino dell’Eliseo ha invitato Putin al prossimo G8, da qualche anno tornato ad essere G7 dopo “l’espulsione” della Russia seguita alla crisi ucraina del 2014. «Spero che Putin voglia unirsi a me e agli altri leader mondiali alla prossima riunione» ha dichiarato Macron. Putin ha fatto orecchie da mercante: già a fronte dell’invito di Donald Trump aveva risposto con un cortese ma fermo «no grazie» al rientro nel “gruppo dei grandi”. Distanze significative tra i due anche sulla questione del Donbass dove Putin ha prospettato la possibilità «di un referendum delle popolazioni di Donetsk e Lugansk per decidere il loro futuro» visto che la strada per attuare gli Accordi di Minsk resta in salita.

Macron è rimasto fermo sulla posizione, secondo cui «il formato Normandia è ancora l’unica via per giungere alla pace». Il leader francese non può non essere rimasto deluso dal fatto che Putin abbia preferito parlare della nuova proposta prima con Trump che con lui e Angela Merkel, ma sembra guardare già oltre visto che nei confronti dell’iniziativa referendaria è arrivato un granitico niet anche dal presidente ucraino Petr Poroshenko.

Putin si è rallegrato per la crescita degli interscambi tra i due paesi: «Più 19% dall’inizio dell’anno ma si può fare molto meglio» ha sottolineato. Sono 500 le imprese francesi che operano sul mercato russo producendo un fatturato di 15 miliardi di dollari annui mentre quelle russe operanti in Francia sono ferme a soli 3 miliardi complessivi.

Tra gli argomenti discussi c’è l’iniziativa francese di fornire aiuti umanitari alla Siria orientale attraverso la Russia. «La Francia ha preparato un carico di medicinali essenziali per 500 feriti gravi e farmaci di base per curare 15.000 feriti», ha voluto ricordare il leader francese e Putin ha aggiunto che proprio ieri che un An-124 russo è partito dall’aeroporto francese di Chateauroux, per consegnare 44 tonnellate di medicinali e beni essenziali alla Siria.

Una iniziativa non solo umanitaria che punta a far entrare la Francia nella trattativa della sistemazione della regione e nel business della ricostruzione del paese proprio grazie agli auspici del Cremlino.

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