S’intitola «Maternità in-attesa. Preservare la salute della donna in gravidanza» la due giorni che, il 21 e 22 aprile, si svolgerà all’Università di Macerata organizzata dalla onlus Pro Vita&Famiglia, con il patrocinio della Regione Marche, del ministero della Salute, dall’ordine dei medici e da quello degli infermieri. I relatori vengono tutti da ambienti ultracattolici e l’incontro, tra le altre cose, offrirà crediti professionali per chi lavora negli ospedali. La scusa è l’ottava giornata nazionale della salute della donna, ma «l’incontro di formazione» in realtà altro non è che un evento di carattere propagandistico a base di attacchi alla legge 194...
Errata Corrige

Rettifica pubblicata il 21 aprile 2023

In merito agli articoli pubblicati sui quotidiani “Il Manifesto” e “La Verità” nonché alle dichiarazioni del collettivo Depangher condivise tramite Facebook circa il convegno “maternità in-attesa. Preservare la salute della donna in gravidanza”, organizzato da Pro Vita, in programma il 21 e 22 aprile alla Biblioteca Statale di Macerata, si precisa quanto segue. 

L’Università di Macerata non hai mai concesso il patrocinio all’iniziativa. L’ateneo, in ossequio al suo ruolo di istituzione laica, pur nel rispetto delle posizioni di tutti, ha ritenuto che il convegno non rientrasse nelle proprie finalità formative, didattiche e scientifiche. Proprio per questo, non è stato mai contemplato il rilascio di crediti formativi. Eventuali locandine con il logo dell’ateneo circolate sul web non sono mai state autorizzate. 

Per gli stessi motivi, si è ritenuto opportuno non concedere la sede. Al riguardo, va sottolineato che i lavori si tengono non negli spazi dell’ateneo, ma in quelli della biblioteca statale, istituzione indipendente, con sede in un’ala distinta del palazzo in via Garibaldi.

Ufficio comunicazione e relazioni pubbliche 
Università degli studi di Macerata