Lucifero nel crocevia del Sulcis
Note sparse Nuovo album per il bluesman italiano Matteo Leone dal titolo "Raixe"
Note sparse Nuovo album per il bluesman italiano Matteo Leone dal titolo "Raixe"
Sempre puntuale ed efficace Massimo Carlotto, che nell’introduzione da lui scritta in questo album, sottolinea come la leggenda del crocicicchio di Robert Johnson valga anche per l’autore tabarchino quando afferma che il diavolo lo abbia atteso ad «un crocevia del Sulcis a mezzanotte in punto». È un passaggio immaginifico che descrive alla perfezione le dodici canzoni presenti. Le radici evocate nel dialetto che prende il nome dall’isola tunisina di Tabarka, sono quelle di cui sia dal punto di vista linguistico che musicale si dipana quanto si ascolta.
Sono l’alveo migliore in cui mescolare il blues nelle sue varie componenti, quella desertica inclusa, ed i suoni del Mediterraneo. Un ottimo esempio lo si ha con la poliritmia di Nàigri e con la delicatezza solare di Mustru, brano quest’ultimo potenzialmente capace di scalare anche classifiche pop. Il mare è protagonista indiscusso tanto nella poetica In Mézu Ô Mò che nella divertente A Zabétta, di cui che si apprezza l’arrangiamento a metà tra la second line di New Orleans e l’isola di Haiti. La Mauritania ed il Mississippi, esperienze vissute da Leone, garantiscono il fervore che emerge da Tabarka (Blues).
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