L’ondata è vicina al picco, ma i decessi continuano a salire
Salute Omicron: non cambiano le regole sull’isolamento degli asintomatici. vaccini ai livelli di marzo
Salute Omicron: non cambiano le regole sull’isolamento degli asintomatici. vaccini ai livelli di marzo
Secondo il monitoraggio settimanale pubblicato dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della salute, l’aumento di casi positivi al coronavirus nell’ultima settimana ha rallentato.
L’incidenza settimanale è salita a 1158 nuovi casi ogni centomila abitanti, l’8% in più rispetto alla settimana precedente quando l’aumento era stato del 40%.
I numeri suggeriscono che il picco di questa ondata è vicino. Non cambieranno però le regole sull’isolamento dei positivi asintomatici. Lo chiede l’assessore alla salute del Lazio Alessio d’Amato: «Visto che noi abbiamo circa duemila operatori in quarantena da asintomatici, chiediamo che venga fatta una riflessione perché in altri Paesi hanno consentito ai positivi senza sintomi di rientrare in servizio dopo 5 giorni con mascherina Ffp2». D’Amato ottiene il sostegno del sottosegretario alla salute Andrea Costa, ma non quello del ministro: «Come sempre si verificherà andamento epidemiologico e ci sarà confronto con Regioni» taglia corto Speranza.
Al proposito, il direttore della prevenzione Gianni Rezza è prudente come sua abitudine. «Anche questa settimana continua a crescere il tasso di incidenza nel nostro paese, anche se a un ritmo un po’ più lento», dice. «Notiamo una lieve inversione di tendenza nell’indice Rt, che diminuisce leggermente. Ora siamo a 1,34», una settimana fa era 1,40.
L’impatto del virus sugli ospedali segue la curva dei contagi, con qualche giorno di ritardo. L’occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti positivi è al 3,9%.
Sale al 15,8% quella negli altri reparti, «un bell’aumento» secondo Rezza. Cresce inesorabilmente anche la curva dei decessi, che riflette l’impennata dei contagi di due settimane fa. Ieri sono stati 134, e la media giornaliera di vittime del Covid-19 è salita del 41% in sette giorni.
Se i nuovi casi inizieranno a diminuire, significa che si va esaurendo il bacino dei «suscettibili», cioè delle persone potenzialmente a rischio di contagio da parte della variante Ba.5.
Nell’ultima indagine a campione dell’Iss, sui tamponi raccolti il 5 luglio, la variante è stata individuata in oltre il 75% dei casi, più dei ceppi Ba.4 (13%) e Ba.2 (10%).
Nessuna traccia, nel campione dell’Iss, della variante Ba.2.75, che arriverebbe dall’India e che secondo gli studi fatti in laboratorio e i dati sulla popolazione raccolti in Asia appare più contagiosa di Omicron 5.
Nel frattempo si è rimessa in moto la macchina delle vaccinazioni, tornate ai numeri di marzo. Dopo l’apertura al richiamo agli ultrasessantenni, il numero di «quarte dosi» somministrate è passato da circa diecimila al giorno alle 45 mila di giovedì. Ieri le quarte dosi somministrate sono state 37 mila.
Al ministero della salute, sembra al momento rinviato il cambio dei ruoli dirigenziali. Il dg della programmazione sanitaria Andrea Urbani ha rinunciato alla poltrona di amministratore delegato dell’ospedale privato San Raffaele, un trasferimento assai discusso per il rischio di conflitti di interessi.
Rimarrà dunque al suo posto a capo dell’unità Pnrr anche Stefano Lorusso, il candidato più quotato alla successione di Urbani.
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