«Sono pronto a presentare un programma che accolga il contributo delle forze di centrosinistra elaborato nei mesi scorsi, il punto di vista dei sindaci lombardi e i punti condivisi al tavolo di confronto, assai proficuo, tra le forze di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle»: così il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia Pierfrancesco Maiorino annuncia l’intesa per la coalizione che sfiderà Attilio Fontana e Letizia Moratti. Giuseppe Conte ha sostanzialmente avallato l’operazione per la costruzione di quella che ha chiamato una «coalizione competitiva», limitandosi a precisare che dovrà essere ratificata dagli iscritti.

La notizia piomba nel Lazio, laddove una volta era tutto campo largo. La coalizione che fino ad oggi ha governato la Regione adesso è paralizzato da veti incrociati e divisioni. Prova a riportare un po’ dello spirito lombardo Amedeo Ciaccheri, presidente dell’ottavo municipio di Roma ed esponente di Sinistra civica ecologista. «Quella dell’accordo in Lombardia tra tutte le forze del campo largo è una notizia importante che fa ben sperare e che deve scuotere le forze progressiste del Lazio – prova a rilanciare Ciaccheri – Serve un progetto nuovo per la Regione e abbiamo la responsabilità di non consegnare il Lazio alla destra: unire le forze è la strada giusta su cui lavorare. Dobbiamo alle cittadine e ai cittadini del Lazio la coalizione più forte per battere la destra». Proprio ieri, tuttavia, Sinistra civica ed ecologista ha annunciato di essere pronta ad incontrare Alessio D’Amato e di avviare una discussione con il candidato di Partito democratico e Terzo polo sulla base dei dieci punti programmatici presentati un paio di settimane fa nel tentativo di ricucire l’alleanza. Dunque, la forza politica che federa diverse forze progressiste e civiche e che da tempo si spende per non consegnare la Regione alla destra riapre un’interlocuzione con i dem. «A meno di due mesi dalle elezioni regionali – spiegano – in assenza di segnali unitari da parte dei soggetti in campo, abbiamo deciso di avviare una dettagliata interlocuzione programmatica con il candidato presidente Alessio D’Amato, espresso dalla gran parte delle forze che attualmente governano in Regione». Il vertice è previsto per domani.

Nelle ultime ore è partita una lettera ai vertici di Sinistra italiana ed Europa Verde, una last call per riunire almeno le forze di sinistra, estremo tentativo prima dell’«ognuno per conto suo». È firmata dall’europarlamentare indipendente dei Socialisti e democratici Massimiliano Smeriglio, dalla deputata eletta con i rossoverdi Francesca Ghirra e da numerosi consiglieri comunali del Lazio, a partire dai due esponenti eletti in Campidoglio da Sinistra civica ecologista. «La componente civica che rappresentiamo è saldamente insediata nei territori da cui vi scriviamo -si legge tra le altre cose nel documento – Finora abbiamo concorso senza chiedere nulla in cambio. Lo abbiamo fatto fiduciosi di avviare un percorso ricompositivo, pubblico, aperto, partecipato eppure ad oggi non riusciamo a comprendere dinamiche e obiettivi della vostra discussione in vista delle elezioni regionali del Lazio».

E ancora: «Spiegare alle nostre comunità che il nostro contributo non è gradito o impedito sarebbe faticoso e inevitabile«. I firmatari, infine, lamentano «l’ennesima battuta d’arresto nel tentativo di ricomporre un polo autonomo, forte ed autorevole della sinistra ecologista».