Lo Speaker della Camera McCarthy a un passo dalla sfiducia dei trumpisti
Stati uniti Intanto al suo processo Trump attacca l'accusa sul suo social Truth
Stati uniti Intanto al suo processo Trump attacca l'accusa sul suo social Truth
Sono giornate trafficate nella zona di Manhattan dove si trovano i tribunali, con cielo affollato di elicotteri in quanto, oltre al processo per frode contro Donald Trump e i suoi due figli maggiori, entrato nel secondo giorno, ieri è iniziato anche il processo contro Sam Bankman-Fried, fondatore dell’exchange di criptovalute Ftx, sotto processo per crimini finanziari derivanti dal crollo della sua “creatura”.
ATTRAVERSARE la zona vuol dire passare attraverso file di giornalisti e troupe televisive, principalmente per la presenza di Trump che non sarebbe obbligato a presenziare al processo, ma che ha deciso di farlo ugualmente, e usare l’occasione per parlare con la stampa, cosa che da due giorni fa prima, dopo e durante la pausa dell’udienza. Insomma Trump parla a ruota libera, e ieri ha definito il caso una «truffa», aggiungendo di voler testimoniare «al momento opportuno». Anche durante l’udienza la foga comunicativa del tycoon non si placa: mentre sedeva in aula ha preso di mira su Truth social Allison Greenfield, la principale impiegata legale che lavora al suo processo, seduta a pochi passi da lui. L’ex presidente l’ha additata come «la fidanzata di Schumer» pubblicando una foto che la mostrava in posa con il leader democratico della maggioranza al Senato. «La ragazza di Schumer, Alison R. Greenfield – ha scritto – sta portando avanti questo caso contro di me. Che vergogna! Questo caso dovrebbe essere archiviato immediatamente!!»
SE TRUMP movimenta il traffico cittadino di New York, i trumpiani a Washington stanno dando filo da torcere alla Camera.
Matt Gaetz, deputato repubblicano della Florida di estrema destra, ha presentato una mozione per rimuovere dal suo incarico il presidente della Camera Kevin McCarthy, anche lui repubblicano, preparandosi per un probabile voto nei prossimi giorni.
Erano mesi che Gaetz minacciava di utilizzare la cosiddetta «mozione di sgombero» – l’equivalente della sfiducia – per cercare di togliere a McCarthy dal suo incarico, ed è passato dalle parole ai fatti dopo che lo scorso weekend McCarthy ha fatto affidamento sui democratici per avere i voti necessari per finanziare il governo ed evitare uno shutdown, il blocco di tutti i lavori governativi.
Ora i democratici potrebbero salvare McCarthy, votando contro la mozione di sgombero e andando in aiuto di un presidente del partito rivale, mentre una parte del partito di cui fa parte lo vorrebbe fuori dai giochi. In ogni caso questa sarà una vittoria per Gaetz, vera stella nascente dell’ultradestra.
IL BRACCIO DI FERRO all’interno del Gop tra conservatori tradizionali e i fedelissimi di Trump va avanti da tempo, McCarthy è stato eletto speaker della Camera dopo una serie infinite di votazioni e solo concedendo alla destra la clausola che ora Gaetz sta usando. Su X (l’ex Twitter) il deputato della Florida ha scritto: «Se questo Paese sta affondando, io affonderò combattendo», McCarthy «non ha più il mio sostegno e non ha il sostegno del numero necessario di repubblicani per continuare a essere lo Speaker». «Fatevi sotto», ha scritto in risposta McCarthy.
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