Il colpo di fulmine atteso per tutto il festival è arrivato l’ultima sera, davanti a pupille ormai stanche e a una disponibilità ridotta dalle tante visioni non sempre eccitanti. Lav Diaz, che pochi mesi fa, alla Berlinale, ha incantato il pubblico con il racconto epico della rivoluzione filippina per l’indipendenza (le otto ore di A Lullaby to the Sorrowful) ha scosso il Lido col suo nuovo The Woman Who Left, applaudito durate la proiezione stampa, ovazione alla fine, la sala rimasta piena per tutte le quattro ore, le voci che parlano di un possibile Leone. Potevano farlo vedere prima, è...