Quest’anno gli indizi sparsi qui a Venezia, spesso immagini di grande profondità espressiva e novità formale, che si sedimentano anche molto tempo dopo la visione, essendo già passati un buon Martone e il magnifico Martin Eden di Marcello, finora il capolavoro di tutta la Mostra, e in attesa di un Maresco che non ha mai deluso; lasciano pensare che sia l’anno buono per il cinema italiano, a prescindere se poi il leone d’oro sarà, come sarebbe giusto, di Marcello. E ciò avallato anche dalla presenza di due opere prime: Sole di Carlo Sironi in Orizzonti, che però appare come un...