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Libia turca, Erdogan: «Aiuto militare a Tripoli»

Libia turca, Erdogan: «Aiuto militare a Tripoli»Il presidente turco Erdogan

Libia/Turchia Il neo premier libico ad Ankara, alleata di ferro del "predecessore" al-Sarraj. Al centro dei colloqui energia e affari, ma anche il futuro politico del paese nordafricano. Confermato il supporto militare e l'accordo marittimo

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 13 aprile 2021

Salutato il primo ministro italiano Draghi, il premier del Governo di unità nazionale libico (Gnu) Abdulhamid Dabaiba vola alla volta di un altro attore centrale della crisi nordafricana: Ankara. Ieri Dabaiba ha partecipato in qualitò di co-presidente (l’altro è il peso massimo Recep Tayyip Erdogan) al primo incontro del Consiglio di cooperazione strategico di alto livello libico-turco.

L’occasione per conoscersi, una volta eclissato senza troppo clamore il predecessore tripolino Sarraj che con la Turchia aveva dato vita a un’alleanza strategica per la sopravvivenza dell’allora Governo di accordo nazionale: solo grazie all’intervento militare turco Tripoli è stata in grado di evitare la caduta a favore delle forze del generale cirenaico Haftar. In cambio ad Ankara Sarraj regalò il controllo di una fascia di mare ben più ampia dei suoi confini marittimi.

Ieri tutto confermato: Ankara proseguirà nel «supporto alla ricostruzione della struttura militare» della Libia, ha detto Erdogan. Resta anche l’accordo marittimo e si intensifica la cooperazione nei settori energetico e finanziario. Anche sanitario: la Turchia invierà 150mila dosi di vaccino anti-Covid alla Libia

Insieme a Dabaiba, in visita in Turchia sono partiti anche 14 ministri: hanno incontrato i rispettivi omologhi turchi per discutere di tematiche varie, da accordi di cooperazione ad affari economici e commerciali.

La visita però ha anche un alto valore politico: il neonato Gnu sembra voler segnalare da che parte intende collocarsi. Ankara resterà in Libia a giocare la parte del leone, con buona pace dei tanti paesi che – Italia in testa – hanno già messo gli occhi sulla ricca ricostruzione del paese.

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