Grande sospiro di sollievo in tutta Europa (o quasi), per la vittoria al 58,5% di Emmanuel Macron, che evita che uno dei paesi fondatori della Ue si trasformi in un paese euroscettico. Ma in Francia questo entusiasmo non è condiviso. Il 41,4% di Marine Le Pen, un record storico per l’estrema destra, addizionato a una forte astensione al 28%, getta un’ombra preoccupante sulla tenuta di un paese che esce dalle presidenziali diviso politicamente in tre blocchi – grande centro, estrema destra, sinistra dominata dalla France Insoumise – dopo cinque anni di scontri e crisi, dai gilet gialli al Covid alla...