«Non mi pento di essere tornato da Parigi, esco da questa esperienza più innamorato del Pd di quando ho iniziato il lavoro da segretario». Enrico Letta dà l’addio alla guida del partito senza tradire il suo stile da signore: «Amarezze e ingenerosità le tengo per me, dopo il 25 settembre è stato un periodo duro, c’era da solo da prendere colpi ed era giusto che lo facessi io: avevamo il vento contro, ma sono stati mesi fondamentali per allargarci e consentire a chi verrà dopo di risollevare la nostra storia». Alla fine arriva la staffilata a Renzi: «Vi assicuro che...