Lena Merhej, marmellata e laban
Una tavola di Lena Merhej
Cultura

Lena Merhej, marmellata e laban

SCAFFALE Il memoir a fumetti dell'autrice libanese oggi ospite nell'ambito di Bologna Children's Book Fair
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 marzo 2022

«Mia madre si è innamorata di lui al primo sguardo. Non ha più pensato ai dolci, al suo cagnolino, alle passeggiate. E così per Ali ha cominciato a studiare arabo. Come si dice ti amo in arabo? Si dice: Sei nettare e ambrosia! Non posso vivere senza di te. Poi però Ali le ha detto che avrebbe sposato una donna araba». Inizia così il memoir a fumetti Marmellata con laban (come mia madre è diventata libanese) di Lena Merhej a cura di Maria Rosaria Greco con la traduzione dall’arabo di Enrica Battista (Mesogea, pp. 136, euro 16).

Ambientato a Beirut, il libro è sospeso tra la madre tedesca emigrata a Beirut e il padre libanese. Il titolo è tratto da un altro passaggio: «Di solito mangiamo il laban, lo yogurt sgocciolato, con il sale e i cetrioli grattugiati. Quindi non c’è da stupirsi se sono rimasta perplessa la prima volta che ho visto mia madre mangiare il laban con la marmellata! Non mi piaceva mischiare il dolce e l’agro. Con il tempo, però, ho capito che mia madre mischiava molti sapori, è la convivenza pacifica delle contraddizioni».

In un contesto famigliare misto, la protagonista impara a decifrare i lati occidentali e orientali della femminilità: da una parte c’è la madre medica che al telefono parla una lingua incomprensibile, cucina piatti immangiabili, si arrabbia facilmente e lavora tanto; dall’altra ci sono donne con gli occhi neri, truccate e con le unghie dipinte, chiacchierone e all’apparenza remissive. Un mondo bipolare? No, perché l’autrice insiste sulle sfumature, precisando che la sua mamma cattolica e tedesca è figlia di un’austriaca anglicana e di un ceco cattolico.

Se l’amore è la trama del memoir, il suo ordito è la guerra che lascia il segno in ogni generazione. Nel caso di Lena si tratta dei bombardamenti del 1989 su Beirut durante la guerra di Aoun. Per la madre è invece la Seconda guerra mondiale quando il 45% di Amburgo, sua città d’origine, viene raso al suolo. In entrambi i casi: truppe straniere dappertutto, mancanza dei generi di prima necessità, morti.

La prima tappa del suo tour sarà Bologna: oggi a Bologna Children Book Fair (ore 16.30). Venerdì e sabato sarà a Milano e lunedì e martedì a Torino.

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