Gli ultimi a unirsi, ieri, sono stati Francia e Germania portando così a 15 il numero degli Stati che, insieme al Parlamento europeo, si uniranno alla Commissione Ue nella causa intentata da quest’ultima presso la Corte di giustizia europea contro la legge ungherese che vieta «la promozione dell’omosessualità» ai minori. C’era tempo fino al 6 aprile per farlo e gli altri Stati che non hanno perso l’occasione per dimostrare che i diritti delle persone in Europa non sono solo uno slogan da spolverare nelle campagne elettorali, sono Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Danimarca, Irlanda, Malta, Austria, Finlandia, Svezia, Slovenia...