Fuggito all’arresto, rifiutato dalle autorità del vicino Zambia a cui aveva chiesto asilo politico, il numero due dell’opposizione in Zimbabwe, l’ex ministro delle Finanze Tendai Biti è stato alla fine liberato su cauzione dopo una rapida detenzione una volta rimpatriato. «La lotta continua», ha detto entrando giovedì nel palazzo del tribunale di Harare, la capitale, dopo aver sborsato 5 mila dollari per essere scarcerato sulla parola. Il suo caso nel frattempo, avendo anche travalicato i confini nazionali, è diventato di dominio pubblico a livello internazionale e una vera spina nel fianco al tentativo di normalizzazione del presidente, risultato vincitore delle...