La giovanile del partito di governo in mano ai neofascisti. È questo il risultato dell’inchiesta di una giornalista di Fanpage che si è infiltrata in Gioventù nazionale, il movimento under di Fratelli d’Italia, tirando fuori un’inquietante quantità di materiale finito poi in onda giovedì sera durante l’ultima puntata stagionale di Piazzapulita su La7. Una sequenza di saluti romani, inni al duce, cori razzisti e altre amenità nostalgiche che stupiscono fino a un certo punto, ma che fanno molto rumore perché, appunto, parliamo dell’aspirante futura classe dirigente del partito di Giorgia Meloni.

Nel video di Fanpage Flaminia Pace, capa di una sezione romana di Gioventù nazionale, spiega anche le iniziative di finanziamento: «Dal prossimo anno avremo un altro tipo di entrate che deriverà dal servizio civile, i soldi vengono dallo Stato. A ogni ragazzo per fare volontariato vengono dati 500 euro al mese. Che dobbiamo fare per fare il servizio civile? Nulla. Perché? Dei 500 euro si gradisce una buona offerta…», spiega ad alcuni militanti agitando un barattolo per la raccolta fondi.

Le opposizioni vanno all’attacco. Scrive su X Matteo Orfini del Pd: «Ovviamente appena terminato il G7 Giorgia Meloni commissarierà l’organizzazione giovanile del suo partito ed espellerà quei parlamentari che hanno consentito quanto emerso nell’inchiesta di Fanpage, ovvero una continua e organizzata apologia del fascismo. Vero Giorgia?’».

Gli fa eco da Sinistra Italiana il senatore Giuseppe De Cristofaro: «La videoinchiesta di Fanpage è allarmante. La legge è chiara non è possibile ricostituire il partito fascista e non si possono usare forme di propaganda ad esso collegate». Da qui la chiamata in causa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. In Europa il gruppo dei socialisti esprime parole di sconcerto: «Siamo scioccati dal documentario che racconta lo stretto legame tra il partito della Meloni e le nostalgie fasciste – dice Garcia Perez, la capogruppo del gruppo dei socialisti e democratici all’Eurocamera -. Tra i tanti video scandalosi, c’è una foto che mostra chiaramente il copresidente dell’Ecr Procaccini mentre fa il cosiddetto saluto fascista».

E ancora: «Non esiste una possibile normalizzazione della destra in Europa, queste immagini scioccanti ci ricordano il passato imperdonabile di chi ancora inneggia al fascismo, al razzismo, all’intolleranza». Conclude il verde Angelo Bonelli: «Il fatto che questi atteggiamenti siano presenti in un’organizzazione tanto vicina alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non può essere ignorato».