Il governo vuole fare un tavolo sui diritti delle persone trans ma non ha invitato le associazioni che le rappresentano. L’annuncio della formazione dello strumento tecnico di discussione sulla somministrazione della triptorelina agli adolescenti transgender, che sospende lo sviluppo puberale, è arrivato lunedì. Ieri invece 36 organizzazioni del mondo lgbtqia+ hanno firmato una lettera rivolta ai ministri della Salute Orazio Schillaci e della Famiglia Eugenia Roccella criticando il «modo verticale e centralizzato» con cui sembrano intenzionati a lavorare a «protocolli e linee guida per l’accesso ai percorsi di affermazione di genere delle giovani persone trans* e non binarie».

«Riteniamo doveroso il coinvolgimento diretto delle nostre realtà associative, onde evitare il rischio che il tavolo possa esser diretto e condotto da chi fino ad oggi ha guidato una crociata ideologica contro la nostra comunità, negando e marginalizzando i bisogni delle persone trans più piccole», scrivono le associazioni. Nel testo sottolineano gli effetti positivi dell’uso della triptorelina per gli adolescenti trans, richiamando la lettura scientifica sul tema.

I due ministri ritengono «del tutto immotivate» le preoccupazioni espresse dalle associazioni. La loro risposta conferma così tutte le preoccupazioni espresse dal mondo lgbtqia+. Per i due esponenti della maggioranza il tavolo interministeriale è «un lavoro tecnico-scientifico e non una consultazione associativa, sicché nessuna “esclusione” può essere lamentata». 

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«Non ci aspettavamo che il governo rendesse così evidente il disinteresse verso le nostre organizzazioni che, attraverso il portale Infotrans, sono riconosciute dall’Istituto superiore di sanità», afferma Roberta Parigiani, portavoce del Movimento identità trans (Mit). Parigiani punta il dito contro Roccella che in un’intervista al Secolo d’Italia ha dichiarato che il transfemminismo sarebbe escludente perché direbbe «l’ebrea no, il trans sì». Secondo l’esponente del Mit: «La ministra palesa la volontà di perseguire l’interesse di alcune persone ma non di altre».

La lettera del mondo lgbtqia+ incassa la solidarietà della Cgil : «Condividiamo e sosteniamo le istanze della comunità trans a fronte del dichiarato intento del Governo di istituire un tavolo tecnico senza coinvolgere le associazioni che riuniscono le soggettività destinatarie», scrive l’Ufficio nuovi diritti. «Nell’interrogazione presentata come Sinistra Italiana a prima firma di Elisabetta Piccolotti evidenziamo come numerose realtà scientifiche abbiano già dimostrato che l’uso della triptorellina, non irreversibile, riduca rischi per la salute di tante giovani persone trans ed episodi di suicidio. Perché queste realtà e le associazioni trans non sono state coinvolte dai ministeri?», chiede Marilena Grassadonia, responsabile nazionale libertà e diritti di Sinistra Italiana.