L’Antalya Film Festival in Turchia cancellato per pressioni politiche
La 60a edizione del festival turco è stata cancellata appena una settimana prima dell’inizio, a causa dell’intensa pressione politica relativa alla proiezione del documentario The Decree di Nejla Demirci. Il film descrive la difficile situazione di chi è stato epurato dalle istituzioni statali all’indomani del tentato colpo di Stato del 2016. In particolare, The Decree è incentrato sulla vita di un medico e un insegnate che si trovano improvvisamente senza lavoro. Il film è stato inizialmente rimosso dalla selezione, mossa giustificata dal direttore del festival Ahmet Boyacıoglu con la presenza nel cast di un individuo con un procedimento penale in corso.
Situazione smentita dalla regista, che ha definito la rimozione «un colpo per il cinema». Si è quindi scatenata un’ondata di proteste e di accuse di censura, con le dimissioni di 20 membri della giuria seguiti poi dai registi di 27 film, pronti a ritirare le loro produzioni dal festival. Il direttore aveva quindi deciso di tornare indietro e reinserire The Decree. A quel punto, il Ministero della cultura e del turismo turco ha tolto il suo sostegno alla manifestazione, accusandola di propaganda per i gulenisti, considerati da Erdogan i responsabili del golpe. Il sindaco di Antalya ha quindi deciso di cancellare l’intero festival.
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