Nell’Università Luigi Vanvitelli di Napoli si pratica una terapia dell’anoressia che diversi giornali hanno definito «innovativa». La terapia è finalizzata alla modulazione, tramite elettrostimolazione, dell’attività delle regioni del cervello che possono giocare un ruolo nel disturbo. Il trattamento è associato alla somministrazione di farmaci e di terapia cognitivo-comportamentale. Sulla determinazione neurobiologica dell’anoressia non esiste alcuna prova. È tornata in voga, nell’indifferenza generale, la teoria della localizzazione delle cause dei disturbi in aree specifiche del cervello. La teoria distrutta sul piano scientifico è risorta sul piano tecno-ideologico. La localizzazione si basa sulla verifica di una connessione tra un’iperattività (o di un’ipoattività)...