Il forum «L’Altra Cernobbio, organizzato dalla Campagna Sbilanciamoci! e intitolato «La strada maestra. Ambiente, diritti, lavoro, pace: la nostra Costituzione» si terrà oggi dalle 16 e domani presso l’Arci Xanadù, Spazio Gloria in via Varesina 72 a Como in contemporanea al 49esimo seminario dello Studio Ambrosetti organizzato nella Villa d’Este di Cernobbio dove gli esponenti del mondo della finanza e dell’economia e del mainstream del pensiero neoliberista incontreranno tra gli altri i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.

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DOPO AVERE LASCIATO in sospeso la sua partecipazione alla kermesse alla fine la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preferito non intervenire. A differenza dell’anno scorso, quando l’incontro nella magnifica villa sul lago di Como serviva all’ultradestra per confermare la sua vocazione capitalista, quest’anno Meloni sembra abbia preferito non soffermarsi sugli incerti destini della tassa sugli extra-profitti da lei difesa contro i suoi alleati e non pronunciarsi sui risicati spazi di manovra in una situazione di pre-crisi. La legge di bilancio che il suo governo sta elaborando è senza risorse per la sanità e l’istruzione, oltre che per il rinnovo dei contratti di lavoro del settore pubblico. I 10 miliardi che sembrano necessari per l’aleatorio taglio del cuneo fiscale sono una caccia al tesoro.

L’ALTRA CERNOBBIO, giunta quest’anno alla tredicesima edizione, avrebbe dovuto tenersi come sempre a Cernobbio. Quest’anno, in coincidenza con l’avvento del governo, al seminario che presenta tesi alternative a quelle dello Studio Ambrosetti sono stati vietati gli spazi della sala comunale. Il comune di Cernobbio ha addotto «motivi di ordine pubblico», gli stessi che sono stati usati per negare la manifestazione indetta dal sindacato Usb domani. Ne abbiamo parlato su Il Manifesto a fine luglio.

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Per Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!, una rete composta da 51 organizzazioni, quella adotta dal Comune è «una scusa ridicola e una scelta non contrastata, e di fatto avallata, dal governo Meloni: una grave ferita ai diritti costituzionali di libertà di espressione e di riunione».

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AGLI INCONTRI DI COMO che potranno essere seguiti anche dalla pagina Facebook di Sbilanciamoci parteciperanno oltre 30 organizzazioni. Ci saranno tra gli altri Arci, Acli, Oxfam, Rete degli studenti medi e Unione degli Studenti, Legambiente e Wwf, Asvis, Fiom, Flai, Filt (Cgil), Medicina Democratica, Rete pace e Disarmo, Movimento No Tav. Il titolo della manifestazione – «La strada maestra» – prende ispirazione dalla iniziativa «La via maestra», promossa 10 anni fa da Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Gustavo Zagrebelsky, Lorenza Carlassarre, don Ciotti. Alla stessa idea sarà ispirata la manifestazione del prossimo 7 ottobre indetta tra gli altri dalla Cgil e da numerose realtà delle sinistre. Segno dei tempi, la Costituzione repubblicana largamente inattuata è considerata un «programma politico» che comprende il lavoro, il diritto all’istruzione, alla salute, all’assistenza, il ripudio della guerra, la progressività fiscale, la tutela dell’ambiente.

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CON L’AUMENTO della povertà, il taglio del cosiddetto «reddito di cittadinanza», la riduzione del potere d’acquisto dei salari, il definanziamento della sanità pubblica e l’aumento delle spese militari l’esigenza di un piano alternativo è sentita con maggiore urgenza. Anche per questo il forum rilancerà l’iniziativa dell’«Alleanza clima-lavoro» per la lotta ai cambiamenti climatici e la promozione della mobilità sostenibile, il disarmo. Inoltre Sbilanciamoci rilancerà la campagna «Tax the Rich» che si propone di tassare le grandi ricchezze, prevede politiche pubbliche di investimento nell’istruzione e nella sanità, per l’occupazione e il potere d’acquisto dei salari, il salario minimo e la difesa del «reddito di cittadinanza».Sarà inoltre presentato un ebook, curato da Paolo Andruccioli,in cui si spiega in maniera dettagliata il progetto. Saranno questi gli argomenti della «Costituente del cambiamento» di cui si parlerà alle 16 di domani.

A VILLA D’ESTE, a dieci chilometri circa di distanza dal controvertice di Como, la giornata clou sarà quella di domenica con i leader politici (Calenda, Conte e Schlein, tra gli altri) e buona parte del governo da Urso a Nordio e Piantedosi, Calderone e Fitto. Previsto un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un altro del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Alle discussioni parteciperà anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.