Il questore di Como ha vietato anche la manifestazione nazionale «Non vogliamo competere, vogliamo vivere» indetta dall’Unione sindacale di Base (Usb) prevista inizialmente a Cernobbio per contestare il Forum Ambrosetti a villa d’Este. La manifestazione «contro le logiche di sfruttamento e di guerra che stanno al centro del Forum» si terrà ugualmente domani, ma a Como in piazza Cavour, dalle 10,30. Hanno aderito, tra gli altri, Rifondazione Comunista, Potere al popolo, Unione popolare, Osservatorio democratico sulle nuove destre.

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«Nessuna critica è possibile ai banchieri, nemmeno quella intellettuale proposta dalla rete di economisti Sbilanciamoci, cui già a fine luglio non era stata concessa la sala polifunzionale dal sindaco di Cernobbio». Per giustificare la negazione di quello che Rifondazione Comunista ha definito «il diritto democratico al dissenso il questore ha detto che la manifestazione «potrebbe essere motivo di attrazione per gruppi gravitanti nelle aree antagoniste ed anarco-insurrezionaliste». Ipotesi contestata dai promotori della manifestazione secondo i quali invece così si sospendono i «diritti costituzionali». «Denunce, fogli di via e arresti di sindacalisti, botte agli studenti. L’autunno è destinato a riproporci il problema. Noi respingiamo questa logica» sostiene Usb.