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La missione possibile di Elly Schlein

Diversi media stranieri vedono nell’elezione di Elly Schlein una «svolta storica» per il Pd. Per il settimanale tedesco Der Spiegel è «l’outsider anti-Meloni, alternativa alla premier post-fascista».

Anche la Seuddeutsche Zeitung ne parla come «anti-Meloni» aggiungendo che qualunque cosa faccia «ha già fatto la storia».

In Francia Liberation spiega che «gli elettori progressisti hanno scelto il rinnovamento e una svolta a sinistra, contrariamente alla volontà» degli iscritti che «avrebbero preferito una certa continuità riformista».

Nel Regno unito il Guardian, come altri media stranieri, la paragona a Alexandria Ocasio-Cortez mettendo l’accento sulle sue posizioni su lavoro e sanità, e cita un’intervista di settembre allo stesso giornale in cui Schlein spiegava il suo passato addio al Pd con il fatto di «non poter sopportare» più di stare nel partito di Renzi.

Per la Reuters Schlein ha davanti a sé una «battaglia monumentale, se spera di sanare le divisioni all’interno del suo partito e battere il blocco conservatore di Meloni alle prossime elezioni».

Per il belga Le Soir la nuova leader mostra «uno slancio e una determinazione senza pari» e «incarna la promessa di un cambiamento radicale» per un partito che era davanti a un bivio: «trasformarsi o morire».