«Chiediamo all’Iran di non attaccare Israele», questo il mantra distopico che l’amministrazione Biden continua a recitare nella ben mediatizzata, spasmodica attesa d’una qualche risposta armata del governo dittatoriale degli ayatollah all’attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco del primo aprile 2024. L’ultimo e il più grave della serie di attacchi militari che negli ultimi mesi Israele ha compiuto contro la presenza militare dell’Iran (e dei suoi alleati dell’«Asse della resistenza») nei territori teoricamente sovrani di Siria, Libano, Iraq e Yemen. Dopo il massiccio e brutale attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, l’Iran e Hezbollah, il...