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La sfida di Orlando al governo: «Sospendo il decreto sicurezza»

La sfida di Orlando al governo: «Sospendo il decreto sicurezza»

Rivolta in Comune Il sindaco di Palermo: «È un provvedimento incostituzionale e criminogeno. Il leghista mi denuncia? Farò ricorso alla Consulta»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 gennaio 2019

Il ministro Salvini l’ha bollato come «un atto di disobbedienza sugli immigrati», per Leoluca Orlando invece «è un provvedimento di civiltà e rispetto della Costituzione». Certo è che la decisione del sindaco di Palermo di «sospendere» l’applicazione del decreto-sicurezza nella parte che vieta il rilascio della residenza ai migranti in scadenza di permesso di soggiorno, ha innescato reazioni inaspettate per il capo del Viminale, che si ritrova a dovere gestire una fronda di amministratori pronti a dare battaglia, a cominciare da quelli di Napoli, Firenze e Milano, con l’Anci che sollecita un tavolo di confronto immediato per evitare il caso nelle città.

La firma sul documento che ha rovinato le vacanze a Salvini, il sindaco l’ha messa il 21 dicembre, dieci giorni prima del discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel suo messaggio di fine anno ha toccato proprio il tema della sicurezza e lanciato un monito al governo Salvini-Di Maio. Con la nota amministrativa il sindaco dà ‘copertura’ agli uffici comunali che stavano andando in tilt di fronte alle richieste di chi ha un regolare permesso di soggiorno. Orlando di fatto invita il dirigente dell’anagrafe ad approfondire gli aspetti del decreto sicurezza e nella more di continuare a iscrivere nel registro dei residenti i migranti.

Una mossa che riapre di colpo il dibattito sulla legge con la quale il governo giallo-verde ha riscritto le regole sui migranti, creando tante difficoltà proprio agli amministratori locali, che sono in prima fila nella gestione soprattutto dei minori non accompagnati.

Sindaco, sta disobbedendo alla legge come sostiene il ministro Salvini?
No, difendo la Costituzione. In un’altra vita sono stato titolare di una cattedra di diritto costituzionale, mi porto dietro questo bagaglio.

Quindi non intende applicare il decreto-sicurezza perché lo ritiene anti-costituzionale?
E’ disumano e criminogeno; è disumano perché eliminando la protezione umanitaria trasforma il legale in illegale, ed è criminogeno perché siamo in presenza di una violazione dei diritti umani e mi riferisco soprattutto ai minori che al compimento del diciottesimo anno non potranno stare più sul territorio nazionale. Per queste ragioni ho disposto formalmente agli uffici di sospendere la sua applicazione, perché non posso essere complice di una violazione palese dei diritti umani, previsti dalla Costituzione, nei confronti di persone che sono legalmente presenti sul territorio nazionale.

Dunque l’ufficio anagrafe di Palermo sta accettando le richieste?
Il dipendente comunale se ritiene illegittimo un provvedimento non lo adotta, ma in questo caso ha l’ordine per iscritto e la responsabilità è mia

Cosa comporta il rifiuto della residenza?
Significa impedire l’assistenza sanitaria, significa non permettere a un ragazzo di frequentare la scuola, significa non dare servizi a chi vive legalmente nel nostro Paese

Il ministro Salvini sostiene che non farà azioni di forza, ma che i sindaci «ne risponderanno personalmente, legalmente, civilmente«, perché il decreto è ormai una legge dello Stato «che mette ordine e mette regole».
Se dovessi essere incriminato solleverò la questione di fronte alla Corte costituzionale

E’ questo il suo vero obiettivo?
Il mio obiettivo è difendere i diritti umani e la Costituzionale

E vuol raggiungerlo con un atto rivoluzionario?
La mia è la rivoluzione della normalità. Ho già informato i vertici dell’Unione europea e altri sindaci. Siamo in presenza di una violazione continua del quadro dei diritti umani, mi riferisco anche ai migranti sulle navi. Questo governo compie atti oltraggiosi prima nei confronti degli italiani e poi dei migranti.

Cosa si aspetta?
Per me viene prima l’Italia, non gli italiani. E l’Italia è fatta di persone che hanno dei diritti sanciti dalla Costituzione. La mia è una posizione europeista, non è certo quella dell’Europa delle banche

Qualcuno già parla di «modello Orlando»
Non aspiro a fare da modello. Ognuno deve fare la propria parte, gli altri sindaci facciano quello che ritengono giusto si debba fare. Perché ormai il re è nudo

Vale a dire?
Questo governo ha gettato la sua maschera post-fascista. A livello internazionale si ha la piena consapevolezza che in questo momento storico c’è una anomalia nel governo del Paese

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