Il consigliere pd rieletto Carlo Giacomello va giù pari, l’emozione vince ogni reticenza e l’attacco al sindaco uscente sconfitto è diretto: «In consiglio comunale non ci ha mai ascoltato, nemmeno ci parlava. Siamo stati spesso umiliati e la campagna elettorale di Fontanini non è stata scevra di falsità. Meno male che i cittadini sanno ragionare». Ma nella piazza che festeggia il nuovo sindaco di Udine, dove l’emozione è evidente in tutti, domina il fairplay verso il rivale sconfitto. Ci pensa anche il neoeletto sindaco Alberto Felice De Toni che ringrazia l’uscente Pietro Fontanini per «la lealtà dimostrata anche in campagna elettorale» e dichiara: «Sono ovviamente molto lusingato di questo risultato, chiaro anche se di misura. Mi sento un costruttore non di mete ma di contesti dove tutti possano contribuire con la propria intelligenza e con le proprie capacità».

NEL CAPOLUOGO DEL FRIULI ha vinto dunque il candidato civico ed ex rettore De Toni e non era un risultato scontato: il sindaco leghista uscente Fontanini sembrava avere la rielezione in tasca, soprattutto dopo la schiacciante vittoria ottenuta dal centro-destra alle recentissime regionali. E invece è andata proprio così: De Toni 52, 85%, Fontanini 47,15% con un numero di votanti in lieve calo rispetto al primo turno (44%).

Ha contato probabilmente la squadra formatasi intorno a De Toni che si è dimostrata unita e combattiva realizzando al secondo turno un campo davvero largo: molte civiche ma poi Pd, Alleanza Verdi Sinistra e Terzo Polo e l’appoggio del M5S al ballottaggio. Vero è che a Udine città, alle regionali, Fedriga non aveva fatto l’en plein come in altre parti ma è interessante scoprire che più del 20% degli udinesi che lo avevano scelto due domeniche fa ieri non hanno votato il “suo” candidato sindaco.

Determinante per l’elezione di De Toni il 9% ottenuto dalla lista civica del giovane Ivano Marchiol, che raccoglieva anche candidati 5S e che ha probabilmente raccolto i voti di una parte di quella sinistra che da tempo non trovava un riferimento politico. Lo conferma anche Anna Laura Peratoner, neoeletta consigliera – di recentissimo rientro nel Pd – che parla di un’aria nuova che aveva cominciato a diffondersi durante la campagna elettorale per la Regione quando la presenza in città di Elly Schlein aveva fatto nascere nuove aspettative e fornito una forte carica motivazionale ai candidati ma anche all’elettorato. E Schlein commenta «a nome di tutta la comunità democratica» sottolineando che è una vittoria costruita grazie a un bel lavoro di squadra.

FORTE E COMMOSSO l’abbraccio tra De Toni e Massimo Moretuzzo, il candidato alle regionali battuto a inizio mese dall’inaffondabile Massimiliano Fedriga.«Finalmente a Udine si cambia. La soddisfazione non potrebbe essere più grande» dice Moretuzzo e De Toni sciorina già il suo calendario: «Ci sono scadenze molto ravvicinate: il 25 aprile, il 1° maggio e poi l’adunata nazionale degli alpini… altro che i primi cento giorni! Raccolta dei rifiuti, spettacoli estivi in tutti i quartieri… e poi, un poco alla volta, le cose più grosse…».